opere
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Hortus Idearum

2024 - Milano - Università Cattolica del Sacro Cuore - Sala Lanza del Centro Pastorale

Materiali: Marmo verde del Guatemala, fiore: Rosa.

Dimensioni: cm. 300 x 140 x 3.

La fruizione dell’arte suscita riflessioni. La visione di un’opera propone approfondimenti tematici collegati alla ricerca interiore dell’artista. Il mezzo espressivo infatti non si limita ad una mera esposizione superficiale, perché l’estetica è l’impatto primario, accattivante, ma è auspicabile andare oltre per comprendere il messaggio celato nel segno artistico.
Il paesaggio interiore di Maria Dompè si manifesta così all’osservatore in grado d’interpretare il contenuto spirituale nel simbolismo dell’opera. Questo processo è simile ad un racconto: descrive e comunica.
Il fruitore che ha intenzione di emancipare il semplice segno, tramite le sensazioni indotte, lo trasforma in un messaggio propositivo, in un manifesto d’intenti. Innescare questo sviluppo percettivo è possibile qualora si riesca a liberare la mente da pregiudizi, dissolvendo la nebbia del pensiero contaminato e contaminante, così da scoprirsi aperti, recettivi, liberi di connettersi con assonanza e affinità con l’artista.
Maria Dompè sceglie l’immagine metaforica di un labirinto e lo spiega con sue parole:
“la Sala Lanza è un luogo di partecipazione collegiale, di elaborazione creativa e condivisione d’opinioni, dove le idee nascono per concretizzare nuove opportunità da proporre alla collettività, orientandone l’evoluzione.
L’esortazione, racchiusa nel messaggio artistico, è di non smarrire mai l’obiettivo principe, essere consapevoli dell’impegno concreto verso una crescita morale e soprattutto spirituale, non solo soggettiva ma essenzialmente proiettata verso il miglioramento dell’intera comunità.
Nel simbolismo dell’archetipo: la valenza spirituale di una Croce e la metafora di un labirinto con più percorsi inconcludenti dove solo uno è in grado di indirizzare verso la meta emblematica. Un “Centro” esaltato dai cerchi concentrici: un’energia spirituale centripeta e centrifuga che dalla Croce si espande in ogni direzione. La Croce contiene un fiore, anzi il fiore per eccellenza: la Rosa. Sinonimo di purezza, bellezza, profumo, ovvero tutte prerogative di un reale “ambasciatore” dell’incanto della Natura e del Creato. La Rosa di colore rosso rappresenta il sacrificio del Cristo sul Calvario.
Il percorso vero è un’iniziazione, il centro è il raggiungimento evolutivo, il cammino deve essere sempre illuminato dal faro della spiritualità. Non disperdere energie in apparenti scorciatoie o falsi itinerari, perché la ricerca è sempre complessa e la qualità è proporzionale allo sforzo impiegato.
Una dimensione ambientale limitata nelle proporzioni, ma volutamente ricca di potenzialità paesaggistiche”.

La ricerca spirituale è un labirinto di sensazioni e motivazioni, ma solo la fede nel Principio Superiore, ispiratore, riconosce la via personale ed unica verso la Verità. La Croce rappresentata dalla Dompè, è un esempio di Principio aureo, come dono finale di un percorso labirintico di comprensione trascendente e di elevazione etica e morale: l’amore assoluto verso l’umanità, sublimando l’atto di sacrificio.
Il bassorilievo in marmo propone un elegante cromatismo in un verde intenso, con efficaci contrasti in chiaro scuro. La ponderata visione prospettica dell’ovale, voluta dall’artista, amplifica la profondità e la forza centripeta. La prospettiva anche della Croce segue l’osservatore in tutti gli angoli della sala, come monito a non smarrire il Principio Superiore, creando una potente suggestione emotiva, unitamente all’immagine poetica di semplicità e purezza di un’unica rosa rossa disposta al centro dell’opera.
La Dompè ha completato la proposta artistica con quella che definisce una “iniziativa partecipata” ovvero una compartecipazione attiva e propositiva di alcuni studenti dell’Università, invitati a scrivere un’idea, una citazione, un disegno, un pensiero, una visione, riguardante il verde urbano. I testi sono stati presentati in forma artistica il giorno dell’inaugurazione con il titolo “la voce di una generazione”: un’ulteriore testimonianza dell’impegno di sensibilizzazione sociale ed ambientale dell’artista.

Pierre